Ieri sera ottima prova della Lazio di Pioli che per oltre 60′ ha messo alle corde la compagine partenopea nella semifinale d’andata di Coppa Italia. L’undici biancoceleste ha espresso buon calcio, pressing alto e fraseggi deliziosi che hanno deliziato i 30.000 dell’Olimpico, che, nonostante il tempo avverso hanno incitato la squadra senza sosta per tutti i 90′ di gioco.
Pronti via ed è subito Lazio con l’occasione per Candreva pescato in area: il numero 87 però non aggancia. Pochi minuti dopo il palo colpito alla destra del portiere. Il Napoli tiene botta ma stenta a ripartire, soffocato dal forte pressing laziale, che continua a imperversare nella metà campo offensiva. Poi un lampo. Il solito. Lui. Il fenomeno di questa seconda parte di stagione: Felipe Anderson riparte palla al piede davanti la propria area, spinge il contropiede e manda in porta Miro Klose. Finale più scontato di un film horror dove l’assasino è sempre il maggiordomo: tocchetto di destro, Andujar batutto e 1 a 0 Lazio per la gioia della Nord.
Ma non è finita qui. Arrembaggio Lazio che porta Klose a poter firmare il 2 a 0. Non ci riesce il tedesco ma raccoglie Felipe che spara in porta: miracoloso il salvataggio di Britos sulla linea.
Si va negli spogliatoi con un netto predominio della squadra di Pioli, preludio forse ad un secondo tempo in fotocopia. Ma così non è. Il Napoli prende coraggio e dopo una traversa di testa su angolo di David Lopez agguanta il pareggio con Gabbiadini: bravo Higuain a partire sul filo, saltare Berisha e metterla in mezzo per gioiellino napoletano.
La Lazio incassa il colpo ma riparte: fuori Candreva dentro Keita, nuova linfa per l’attacco biancoceleste, che attacca, pressa ma non riesce a trovare la via del gol, solo qualche angolo e nulla di più.
Si conclude così con un pareggio il primo round tra Lazio e Napoli. Risultato giusto vista la mole di gioco della Lazio nel primo tempo e quella del Napoli nel secondo. Ora la Lazio dovrà andare a NApoli e segnare. Non sarà facile, ma è nelle corde della squadra di Pioli. Lecito dunque aspettarsi un ritorno avvincente vista la posta in palio. La Lazio c’è, sia sul piano del gioco che del fiato, ed una cosa è certa: venderà cara la pelle.