Una supercoppa è sfumata con un risultato forse troppo pesante per la nostra Lazio. Certamente il gioco non è stato spumeggiante, l’attenzione è stata la nostra pecca più grande, perché tre gol in 12 minuti sono il risultato non di una Juventus padrona e schiacciante, ma di una Lazio disattenta e troppo ferma sulle gambe. Il sogno del triplete si è infranto all’inizio della ripresa. Ma il tifo laziale è stato incessante, non ha abbandonato la sua squadra in difficoltà. L’unica nota stonata di una serata vissuta con passione e lealtà (non è avvenuto nessuno scontro tra le tifoserie) sono stati i cori razzisti non condivisi dalla maggior parte della Tribuna Tevere e sicuramente anche dalla stessa curva da cui sono partiti.

Non è invece sfumato assolutamente il ricordo del nostro amico e presidente ALDO. Il vicepresidente e il segretario commossi e tutti i componenti del club presenti allo stadio hanno vissuto la partita con un velo di malinconia. Aldo è stato presente in mezzo a noi, al suo solito posto, con un piccolo striscione fatto dal suo club, che ha ancora più convinzione nel realizzare il suo sogno, il nostro sogno, il pullmino per condividere le partite in casa e fuori, tutti insieme, sotto la stessa passione, risate e lacrime da condividere tra amici, tra tifosi, tra fratelli.
Aldo sarà sempre con noi.IMG_0579

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